Detroit Collaborative Design Center, University of Detroit Mercy / Et al. Collaborative / Inside Southwest Detroit
PROJECT NAME
Avis–Elsmere
PRACTICE LOCATION
Detroit, MI
PROJECT LOCATION(S)
Detroit, MI
COMPLETION DATE(S)
June 2018
Conceived as a neighborhood porch, Avis–Elsmere anchors a constellation of community-driven spaces that nurture local civic life and cultural connection in Southwest Detroit.
Through a participatory design process, the project transformed a former square-dance and quinceanera dress shop in a residential neighborhood into a year-round space for a hyper-local community development nonprofit, its partners, and neighbors. This collaborative effort was led by a university- based community design center, partner faculty practice, nonprofit “client,” and a highly engaged group of residents, artists and youth. The process and project uphold the values of the organization and community, spilling into and welcoming the neighborhood as a dynamic and evolving place that embodies generosity and adaptability.
The space is a manifestation of intentionality in design—from the mural that wraps the building to the wrought iron-clad front porch, the project integrates stories and craft from the neighborhood. The porch was conceptualized as both a threshold and a stage, blending indoor and outdoor, public and private. Here, the porch doubles as the corner, a neighborhood meeting point where community, identity, negotiation, art, design, and programming converge. The porch is familial and grounding, while the corner is dynamic and public.
The building serves as a space where boundaries dissolve into opportunities for connection and exchange, reinforcing Detroit’s identity as a city defined by its resilience. This porch, like those of Southwest Detroit, are not merely functional but deeply reflective of community values, serving as places where culture is performed, stories are shared, and relationships are forged
"Concepito come un portico di quartiere, l'Avis-Elsmere è il punto di riferimento di una costellazione di spazi a misura di comunità che alimentano la vita civica locale e la connessione culturale nel sud-ovest di Detroit.
Attraverso un processo di progettazione partecipata, il progetto ha trasformato un ex negozio di abiti per balli di piazza e quinceanera in un quartiere residenziale in uno spazio aperto tutto l'anno per un'organizzazione non profit di sviluppo della comunità iperlocale, i suoi partner e i vicini. Questo sforzo collaborativo è stato condotto da un centro di progettazione comunitaria con sede all'università, da una facoltà partner, da un "cliente" non profit e da un gruppo altamente impegnato di residenti, artisti e giovani. Il processo e il progetto sostengono i valori dell'organizzazione e della comunità, che si riversano nel quartiere e lo accolgono come un luogo dinamico e in evoluzione che incarna generosità e adattabilità.
Lo spazio è una manifestazione di intenzionalità nel design: dal murale che avvolge l'edificio al portico anteriore rivestito in ferro battuto, il progetto integra storie e mestieri del quartiere. Il portico è stato concepito come una soglia e un palcoscenico, che fonde interno ed esterno, pubblico e privato. Qui il portico funge da angolo, un punto d'incontro del quartiere in cui convergono comunità, identità, negoziazione, arte, design e programmazione. Il portico è familiare e fondante, mentre l'angolo è dinamico e pubblico.
L'edificio funge da spazio in cui i confini si dissolvono in opportunità di connessione e scambio, rafforzando l'identità di Detroit come città definita dalla sua resilienza. Questo portico, come quelli della zona sud-ovest di Detroit, non sono semplicemente funzionali, ma riflettono profondamente i valori della comunità, fungendo da luoghi in cui si fa cultura, si condividono storie e si creano relazioni".